Visto che nell'ambito dell'intervista che ci ha rilasciato Nigel Farage abbiamo parlato di censura e dell'ACTA, l'ufficio dell'Eurodeputato inglese ci ha spedito un documento su questa scellerata legge, che con la scusa di tutelare il copyright, rischia di costituire un vero e proprio bavaglio della rete;
Il documento originale, in lingua inglese, è stato tradotto in italiano da Lucio Rasulo
L’accordo ACTA sposta le questioni relative a violazioni di diritto d’autore e di marchio dal campo
del diritto civile a quello penale in 39 paesi (prevedendo che Germania, Estonia, Cipro, Olanda e
Slovacchia aderiranno) e stabilisce, senza averne l’autorità democratica, il contenuto della legge
penale.
Esso stabilisce anche l’istituzione, da parte di ogni Governo firmatario, di una Autority (QUANGO –
ndt) che riceva i reclami degli aventi diritto e commini ai trasgressori pene tali da avere effetto
deterrente.
Il Comitato-ACTA, nel quale il governo dell’Unione Europea avrà una maggioranza di 27 a 12, si
riunirà periodicamente per stabilire gli emendamenti all’ACTA, che diventeranno legge in tutti i 39
stati alla ratifica da parte dei governi firmatari, senza ulteriore esame da parte di qualsiasi organo
elettivo, compreso il cosiddetto “parlamento” Europeo.
Poiché l’UKIP (il partito di Nigel Farage) insiste nella difesa e restaurazione
della sovranità dell’elettorato e della responsabilità dei soli rappresentanti elettivi per la redazione
delle leggi, l’UKIP è stato l’unico partito che si è opposto all’ACTA incondizionatamente dalla prima
proposta.
Altri (sopra tutto Verdi, Socialisti e “Pirati”) hanno espresso disagio nei confronti dell’ACTA, nel
“parlamento” dell’Unione Europea; tuttavia anche essi hanno aderito ad una Dichiarazione scritta
ed ad una Risoluzione Parlamentare, che semplicemente invitava la Commissione UE a negoziare
l’ACTA secondo alcune linee guida e con l’inclusione di alcune clausole di salvaguardia. Tuttavia,
queste proposizioni non inficiano l’essenza dell’ACTA né la legittimazione della Commissione UE a negoziare l’ACTA.
L’UKIP contesta entrambe queste cose, per cui ha rifiutato di sottoscrivere le due proposizioni.
All’approssimarsi delle Elezioni Generali del 2010 nel Regno Unito, questo rifiuto, secondo il
Partito-Pirata, faceva presumere che l’UKIP fosse a favore dell’ACTA. Questa assurda accusa
ebbe poco effetto. La controaccusa -che le sinistre ed i “Pirati” sono pronti ad accettare un ACTA
negoziato dall’Unione Europea- è molto più seria.
Quindi, se i cinque governi sopra menzionati sottoscriveranno l’ACTA, l’accordo arriverà davanti al
“parlamento” europeo e avrà presumibilmente vita dura. I Verdi ed i Socialisti –con 248 voti in
totale- hanno detto che vi si opporranno. La “Sinistra unita” (34 voti) farà altrettanto. La maggior
parte degli Euroscettici (EFD = Europe Freedom and Democracy - ndt) –incluso l’UKIP- e NI (NiEuro – ndt) (in totale, 63 membri) anche voteranno contro. I Conservatori (ECR = European
Conservatives and Reformists – ndt) –inclusi i Tories- (53 membri) dovranno accorgersi che non
possono continuare a non votare contro, nel qual caso anche se tutto il Partito Popolare (EPP) e i
Liberaldemocratici (ALDE) –inclusi i LibDem- votassero a favore dell’ACTA, si arriverebbe ad una
maggioranza contraria di 26 voti, alla bocciatura dell’ACTA ed alla prima sconfitta di una proposta
rilevante della Commissione dal 2005.
Prima di ciò, vedremo se nella Camera dei Lord i Pari dell’UKIP potranno proporre una mozione di
invito al Governo di Sua Maestà perché ritiri la sottoscrizione dell’ACTA. Facendo ciò, attireremmo
maggiormente la pubblica attenzione su ACTA e sull’opposizione dell’UKIP all’accordo, nonostante
che la mozione sarebbe quasi certamente respinta, in quanto entrambi i “Comitati per l’esame dei provvedimenti UE“ delle Camere dei Comuni e dei Lord licenziarono l’anno scorso l’accordo ACTA
senza neanche metterlo ai voti. (Nel Comitato d’esame della Camera dei Comuni -presieduto dal
famoso Euroscettico Bill Cash- l’ACTA fu inserito tra 22 Eurodocumenti “che non presentavano
problemi legali o politici tali da richiedere una specifica relazione per la Camera”, e fu approvato su
questa base!).
Considerato che Westminster è diventata essenzialmente il covo degli Euroadulatori e degli
Eurocarrieristi, tocca ora al “parlamento” europeo (che di solito è anche peggio) di sbarrare il
passo ad una iniziativa esemplare, politico-commerciale, sopranazionale e l’UKIP si prodigherà
affinché, per la seconda volta in questo secolo, ciò accada.
Andrew S. reed
Ufficio di Nigel Farage, Bruxelles.Tradotto per nocensura.com da Lucio Rasulo
nocensura
greeknation.blogspot.com
Il documento originale, in lingua inglese, è stato tradotto in italiano da Lucio Rasulo
L’accordo ACTA sposta le questioni relative a violazioni di diritto d’autore e di marchio dal campo
del diritto civile a quello penale in 39 paesi (prevedendo che Germania, Estonia, Cipro, Olanda e
Slovacchia aderiranno) e stabilisce, senza averne l’autorità democratica, il contenuto della legge
penale.
Esso stabilisce anche l’istituzione, da parte di ogni Governo firmatario, di una Autority (QUANGO –
ndt) che riceva i reclami degli aventi diritto e commini ai trasgressori pene tali da avere effetto
deterrente.
Il Comitato-ACTA, nel quale il governo dell’Unione Europea avrà una maggioranza di 27 a 12, si
riunirà periodicamente per stabilire gli emendamenti all’ACTA, che diventeranno legge in tutti i 39
stati alla ratifica da parte dei governi firmatari, senza ulteriore esame da parte di qualsiasi organo
elettivo, compreso il cosiddetto “parlamento” Europeo.
Poiché l’UKIP (il partito di Nigel Farage) insiste nella difesa e restaurazione
della sovranità dell’elettorato e della responsabilità dei soli rappresentanti elettivi per la redazione
delle leggi, l’UKIP è stato l’unico partito che si è opposto all’ACTA incondizionatamente dalla prima
proposta.
Altri (sopra tutto Verdi, Socialisti e “Pirati”) hanno espresso disagio nei confronti dell’ACTA, nel
“parlamento” dell’Unione Europea; tuttavia anche essi hanno aderito ad una Dichiarazione scritta
ed ad una Risoluzione Parlamentare, che semplicemente invitava la Commissione UE a negoziare
l’ACTA secondo alcune linee guida e con l’inclusione di alcune clausole di salvaguardia. Tuttavia,
queste proposizioni non inficiano l’essenza dell’ACTA né la legittimazione della Commissione UE a negoziare l’ACTA.
L’UKIP contesta entrambe queste cose, per cui ha rifiutato di sottoscrivere le due proposizioni.
All’approssimarsi delle Elezioni Generali del 2010 nel Regno Unito, questo rifiuto, secondo il
Partito-Pirata, faceva presumere che l’UKIP fosse a favore dell’ACTA. Questa assurda accusa
ebbe poco effetto. La controaccusa -che le sinistre ed i “Pirati” sono pronti ad accettare un ACTA
negoziato dall’Unione Europea- è molto più seria.
Quindi, se i cinque governi sopra menzionati sottoscriveranno l’ACTA, l’accordo arriverà davanti al
“parlamento” europeo e avrà presumibilmente vita dura. I Verdi ed i Socialisti –con 248 voti in
totale- hanno detto che vi si opporranno. La “Sinistra unita” (34 voti) farà altrettanto. La maggior
parte degli Euroscettici (EFD = Europe Freedom and Democracy - ndt) –incluso l’UKIP- e NI (NiEuro – ndt) (in totale, 63 membri) anche voteranno contro. I Conservatori (ECR = European
Conservatives and Reformists – ndt) –inclusi i Tories- (53 membri) dovranno accorgersi che non
possono continuare a non votare contro, nel qual caso anche se tutto il Partito Popolare (EPP) e i
Liberaldemocratici (ALDE) –inclusi i LibDem- votassero a favore dell’ACTA, si arriverebbe ad una
maggioranza contraria di 26 voti, alla bocciatura dell’ACTA ed alla prima sconfitta di una proposta
rilevante della Commissione dal 2005.
Prima di ciò, vedremo se nella Camera dei Lord i Pari dell’UKIP potranno proporre una mozione di
invito al Governo di Sua Maestà perché ritiri la sottoscrizione dell’ACTA. Facendo ciò, attireremmo
maggiormente la pubblica attenzione su ACTA e sull’opposizione dell’UKIP all’accordo, nonostante
che la mozione sarebbe quasi certamente respinta, in quanto entrambi i “Comitati per l’esame dei provvedimenti UE“ delle Camere dei Comuni e dei Lord licenziarono l’anno scorso l’accordo ACTA
senza neanche metterlo ai voti. (Nel Comitato d’esame della Camera dei Comuni -presieduto dal
famoso Euroscettico Bill Cash- l’ACTA fu inserito tra 22 Eurodocumenti “che non presentavano
problemi legali o politici tali da richiedere una specifica relazione per la Camera”, e fu approvato su
questa base!).
Considerato che Westminster è diventata essenzialmente il covo degli Euroadulatori e degli
Eurocarrieristi, tocca ora al “parlamento” europeo (che di solito è anche peggio) di sbarrare il
passo ad una iniziativa esemplare, politico-commerciale, sopranazionale e l’UKIP si prodigherà
affinché, per la seconda volta in questo secolo, ciò accada.
Andrew S. reed
Ufficio di Nigel Farage, Bruxelles.Tradotto per nocensura.com da Lucio Rasulo
nocensura
greeknation.blogspot.com
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